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Gay & Bisex

LA CLASSE DELL'UOMO MATURO; -2- Intrigo


di occhivivi
27.08.2020    |    2.922    |    17 9.1
""un poco confuso, ma quel tanto che è giusto che tu lo sia" – disse – "Allora la rivelazione è questa; io, dico IO, non sono una puttanella..."
"Ti sei sporcato comunque gli slip, visto che succede a tenerli?"
lo guardai e mi veniva da sorridere; avevo fatto un passo in avanti ma non così significativo da essere disinibito.
"spero che tu abbia capito il mio imbarazzo, insomam è la prima volta che faccio una roba del genere".
"si capiva chiaramente, ma sembra proprio che ti sia piaciuta, adesso togliti gli slip che non puoi andare in giro così".
Mi tolsi gli slip e lui ammirò per qualche momento il mio cazzo moscio. Poi mi guardò negli occhi e mi chiese: "Ti è piaciuto?"
"sì, penso che l'hai capito!"
"Certo che lo ho capito, ma mi piace di sentirtelo dire, cosa ti è piaciuto?"
"beh, quello ceh hai fatto, il rapporto che abbiamo avuto"
"ti è piaciuto di farmi una sega e prenderlo in bocca?"
"sì" dissi un poco timidamente.
"allora dillo" con il suo tono volto a spronare e anche ad essere direttivo.
"Mi è piaicuto farti una sega e prendertelo in bocca"; dissi con un sorriso.
"bene, e poi?", sorridendo sornione,
"mi è piaciuta la sega che mi hai fatto!"
"solo quella?" con un tono di curiosità.
"anche come hai giocato col buco dietro"
"hai un certo istinto da troietta lo sai?"
"può darsi che sia un complimento".
"Adesso ti presto io un paio di slip, poi li andiamo a comperare della tua taglia, i tuoi li faccio lavare dalla cameriera"
"beh, se pensi che sia il caso..."
"guarda, è tutta una prassi eccitante e mi va di farlo; poi se decidi che ti è piaciuto e ci rivediamo per far altre cose te li rendo qua; altrimenti te li faccio porto in negozio".
"quale negozio?"
"quello dove ci siamo incontrati, è mio e del mio socio, adesso andiamo lì a prenderti uno slip della tua taglia, o preferisci andarci senza?"
"ci vado senza se pensi che sia il caso"
"se ci vai senza slip addosso il mio socio ti farà anche un buono omaggio, sicuro?"
"e perchè?"
"perchè saperlo lo ecciterebbe molto, però..."
"però cosa?"
"però poi potrebbe mettertelo in conto in momenti intimi, ma questa è una cosa da valutare più avanti, adesso senza pensieri! Dai se ci vai senza slip è una situazione eccitante e divertente per tutti. Poi comuqnue si vedrà, adesso andiamo in bagno a darci una ripulita veloce."
Mi fece strada e a dire il vero il bagno era l'unico ambiente spazioso dell'appartamento.
Mi diede un asciugamanto e mi disse di lavarmi come volevo, forse una doccia era eccessiva ma ero libero di farmela.
"Credo che sarà sufficiente strofinarmi e pulirmi con l'acqua del alvandino".
"ottimo, ti da fastidio se ti guardo?"
A quel punto mi ero abituato al fatto che lui mi vedesse interamente nudo.
"no, anzi per certi versi mi piace". Del resto anche lui era vestito solo con una canottiera ed il suo cazzo era rimasto relativamente barzotto dopo il rapporto. Lui non aveva sborrato. Si era messo all'ingresso appoggiato alla porta con il cazzo in bella mostra. Ogni tanto sbirciavo.
"Credo che non faresti male anche a darti una sciacquata alle parti basse" mi disse indicandomi il bidet. Forse era un'operazione per cui avrei preferito se ne andasse ma la feci e i nostri sguardi si incrociavano.
"hai un bel cazzo e un gran bel culo".
"anche tu hai veramente un bel cazzo"
"ti piace eh?"
"sì"
"si vede, lo stai sempre a guardare" Se ne era accorto evidentemente.
"beh mica sempre" dissi abbasando gli occhi e volgendo altrove lo sguardo.
"sempre sempre, penso che hai voglia di fare ancora cose ma non è il caso"
"non è il caso?"
"no, le altre cose bisogna volerle fare e anche se sei eccitato da queste situazioni è meglio che ci pensi bene; le prime volte che lo prendi nel culo è un'esperienza forte e devi volerlo veramente".
"in effetti adesso non mi andrebbe proprio di prenderlo nel culo, non me la sento di provare questa esperienza".
"magari riflettendo a quanto ti è piaciuto questa mattina ci ripenserai e se ci rivedremo sarai motivato a sufficienza. Oppure penserai che non fa per te e accadranno altre cose."
"ma perchè dici che è un'esperienza forte prenderlo nel culo? Fa male?"
Nel frattempo mi stavo asciugando.
"Le prime volte non è una passeggiata ma è tutta una questione di rilassamento; comunque ci sono molti lubrificanti che facilitano la cosa. Non è il fastidio fisico che rende forte l'esperienza. É proprio il fatto di prenderlo, di essere terreno di conquista e di sentirsi invasi, di assumere un ruolo e lasciarsi andare. Che poi potrebbe essere il tuo ruolo eh? Può darsi che ti senti più uomo a fare la puttanella..."
Feci finta di capire.
"vedremo" dissi.
"vai a rivestirti intanto mi lavo un poco anche io".
Mi rimisi canottiera camicia pantaloni senza slip.
"Mi aiuti a vestirmi per favore? Che tu sei giovane..."
Mi venne da sorridere.
"va bene, anche se non so se faccio al caso tuo".
"farai bene, mica è tanto difficile, e poi sembra che anche questo ti ecciti".
"sono cose nuove e il tuo modo di fare è molto intrigante.
"bene, i calzini" disse mettendosi seduto e indicando i calzini che aveva ben riposto su di una sedia.
Li andai a prendere e andai di fronte a lui che, sottolineo, era ancora a pisello di fuori.
Alzò il piede.
"Vedi che significa avere la pancia? È un casino anche mettersi i calzini." disse scherzando, perchè anche se è vero che la sua pancia era piuttosto prominente non sembrava proprio che fosse così imballato.
"A me sembra che stai giocando, la pancia c'è e si vede ma non penso che dia troppo fastidio per i calzini".
"Eh sì la pancia c'è" – disse molto divertito – "ma per fortuna tua non nasconde il cazzo, che lo stai consumando a forza di guardarlo!"
"Ma scusa, mi è qui a meno di mezzo metro, dove dovrei guardare?" nel frattempo gli avevo già messo un calzino e mi stava porgendo l'altro piede.
"ma non era certo un rimprovero, ti piace il cazzo e lo guardi, va bene!"
"se va bene perchè me lo stai sempre a dire?"
"perchè ancora non sei cosciente di quanto ti piace; lo guardi e non ti è venuto in mente di dargli qualche bacetto?" così facendo mi mise una mano sulla spalla e con questo si alzò in piedi di fronte a me. Adesso mi sbatteva veramente il cazzo in faccia e io gli diedi due baci lungo l'asta. Non è per tutti uguale; magari un minuti prima desideravo che me lo sbattesse in faccia ma adesso ero un pò spiazzato. Quindi ai due baci seguì un momento d'impasse.
"la prossima volta ti faccio pagare il biglietto per fartelo guardare"
"scusa è che tu..." non mi fece finire.
"non parlare, lasciati andare e usa la bocca per le cose giuste, io ti avevo suggerito che dei bacetti sarebbero stati graditi"
Non lo lasciai finire; baciai il cazzo e tirai fuori la lingua per leccarlo lungo l'asta. Mi aiutai anche con le mani per gestirlo bene e alla fine mi accomodai inginoccchiato tra le sue gambe mentre stavo iniziando un pompino. Il suo cazzo sembrava recipere bene ma a quel punto mi interruppe.
"alzati dai" mi disse sfilandomelo dalla bocca.
"non che la cosa non mi sia gradita, ma vammi a prendere i boxer"
Gli andai a prendere i boxer molto intedetto; cosa avevo sbagliato? Cioè il suo cazzo era recettivo, io gli stavo facendo quanto era sempre stato il mio sogno con una donna tra le mie gambe, perchè mi aveva fermato?
Alzò i piedi uno alla volta e infilai i boxer e li tirai su; quando fui in piedi ebbi la tentazione di provare un altro approccio; lasciai la mano lascivamente dentro i boxer per accarezzarglielo e lo baciai sul collo.
Con molto garbo mi scostò dal collo mi tolse la mano da dentro i boxer.
"Capisco quel che stai facendo e perchè lo sai facendo, poi ti spiego perchè non va bene. Stai tranquillo per favore. Vatti a sciaquare il volto un poco che io finisco da solo."
Mi andai al bagno a sciacquarmi di nuovo e quando rientrai in camera lo trovai vestito in camicia e pantaloni.
"Stai meglio?" - mi chiese.
"sì grazie"
"Okay ora ti spiego perchè i tuoi approcci, per quanto apprezzati, non potevano essere accettati, però devi fidarti e non prendertela a male. Perchè io ho 60 anni e una ho mia storia come tu hai la tua, va bene?"
"va bene"
"Vieni!" andammo ad un angolo dove c'era una microscrivania molto caratteristica ed elegante.
Tolse la sedia.
"appoggia i palmi sul tavolo". Eseguii.
"Lo so che ti può sembrare strano per una spiegazione, ma è il modo migliore che mi viene in mente.".
"non c'è problema, ma non sei arrabbiato vero?"
"Non sono arrabbiato, ma spero di non turbarti eccessviamente anche perchè poi quando ci ripenserai capirai la mia posizione" – disse – "allarga le gambe".
Allargai le gambe e veramente capivo dove voleva arrivare.
"poco di più per favore". Di nuovo eseguii prontamente.
"va bene, adesso ti tocco ma solo per farti capire, chiaro? Se hai una sensazione di oppressione me lo dci immeditamente e faccio in altro modo. Se hai capito mi dici che va bene"
"in che senso sensazione di oppresssione" – chiesi.
"per esempio, in questo momento ti senti di fare una cosa che va contro la tua volontà o comunque ti senti costretto a stare in questa posizione?"
CI misi un poco per rispondere. Non vi era altra imposizione che il suo elegante e piacevole modo di fare.
"no, non sono costretto, lo ho fatto solo perchè me lo hai chiesto nel modo giusto, con educazione."
"bene, come ho detto prima adesso ti tocco e ti spiego"
La sua mano si poso sul mio sedere comunque ora vestito dai jeans.
Fece una pressione sul solco tra le natiche e arrivò a far pressione sull'ano. La pressione aumentò per quanto molto mitigata dal fatto che ero vestito.
"sei infastidito?"
"no, o forse un poco, ma più no".
"un poco confuso, ma quel tanto che è giusto che tu lo sia" – disse – "Allora la rivelazione è questa; io, dico IO, non sono una puttanella che gli viene dritto e si sborra nelle mutande se due dita giocano col buco di culo. Chiaro vero?"
"sì" risposi.
"chi è la puttanella di cui parlavamo?"
"io" risposi.
"bene, e quando me lo hai preso in bocca prima cosa eri?"
"una puttanella"
"e cosa volevi fare?"
"beh, mi avevi stimolato e in fin dei conti visto che io ero venuto ho anche pensato che sarebbe stato bello farti la stessa cosa"
"che dolce, dovrei ringraziarti?"
Non sapevo cosa rispondere.
"Ho apprezzato, ma tu non ti rendevi conto della situazione, volevi che sborrassi, e dove dovevo sborrare? Per terra? In una tua mano? In una mia mano? Ce l'avresti fatta a farti sborrare in bocca?"
"non penso che mi sarebbe piaciuto"
"quindi dove?"
"non lo so, non ci ho pensato"
"ti dovevo sborrare in mano insomma, cosa ti ho spiegato in bagno?"
"che vuoi un rapporto completo serio e determinato"
"parli come uno che ha capito o come una puttanella che si vuole far sborrare in mano?"
"ho capito"
"mi hai baciato il collo"
"sì"
"ho apprezzato, mi baceresti in bocca?"
"non lo so"
Le dita che facevano pressione sull'ano si staccarono. MI fece una carezza sulle natiche per poi colpire con una sculacciata, magari non violenta ma sicuramente inaspettata.
"non lo so non è una risposta; ti sto lasciando le massime libertà sotto molti punti di vista ma alcune risposte fanno sembrare che te ne approfitti. Mi baceresti sulla bocca?"
"penso di no, non mi sento pronto per questo".
"e allora perchè mi hai baciato sul collo?"
"veramente non lo so"
"ecco, per fare la puttanella diciamo"
"penso di sì, per fare la puttanella".
"la puttanella che non sa baciare in bocca!" disse in tono perentorio – "ripeti"
"la puttanella che non sa baciare in bocca" ripetei
"la puttanella che vuole farsi sborrare in mano" – fece una pausa "ripeti"
"la puttanella che vuole farsi sborrare in mano" ripetei.
"ma più di tutto la puttanella che viene nelle mutande con due dita nel culo" – "ripeti"
" la puttanella che viene nelle mutande con due dita nel culo" questa era un poco umilante.
"questa dilla di nuovo"
"la puttanella che viene nelle mutande con due dita nel culo"
"Bene, basta. Capisci che io, alla mia età, non ti vengo in mano, non mi faccio baciare sul collo se poi non mi baci in bocca e sopratutto una puttanella che viene nelle mutande con due dita nel culo deve smaliziarsi per avere un rapporto completo con me."
"adesso l'ho capito, scusami per tutto"
"è stato un momento sgradevole?"
"alcune cose erano molto inaspettate"
"tipo cosa? La sculacciata?"
"beh era inaspettata ma non direi sgradevole"
"beh le sculacciate possono anche essere eccitanti, però è vero che essendo inaspettata poteva indisporti, lì ho rischiato"
"rischiato cosa?"
"che ti stancassi"
"ma no dai"
"altri momenti sgradevoli?"
"sai la frase ultima è un poco umiliante"
"quale?"
"quella della puttanella che sborra nelle mutande"
"dilla bene"
"la puttanella che viene nelle mutande con due dita nel culo".
"questa imparala a memoria; ti risulta sgradevole?"
"sì"
"per quale motivo?"
"è denigratoria"
"ma a me sembra realistica!"
"insomma..."
"è realistica"
"sì magari è realistica però..."
"però cosa?"
"insomma esalta alcuni aspetti che non andrebbero presi da soli"
"forse, ma quegli aspetti ci sono stati ed è innegabile"
"è vero"
"è proprio perchè ti risultano sgradevoli che io ti voglio più determinato a volere un rapporto senza lasciarti guidare solo dalla voglia di cazzo"
"suppongo che sia la cosa più giusta"
"supponi bene, avevi voglia di cazzo vero?"
"sì"
"come una puttanella"
"sì"
"sì, e poi?"
"sì, come una puttanella"
"L'avresti preso anche nel culo?"
"sicuramente mi sarei messo a pecora, quello di sicuro."
"non basta; devi aver più voglia di cazzo" – disse mentre finivamo di vestirci.
"andiamo a prendere le mutande per te che poi hai lezione e non è il caso di andarci senza" disse sorridendo.
"Penso che la prima lezione sia oramai andata... spero di arrivare per la seconda"
"Ma sei fuori di testa?" disse con tono repentino.
Rimasi un poco interdetto
"non dovresti saltare le lezioni per colpa della tua voglia di cazzo da puttanella"
"però adesso non esagerare"
Lui sorrise e mi fece un occhiolino.
"vuoi dire che è giusto saltare le lezioni?"
"beh no, ma ero qui e non mi semrba che la cosa ti dispiacesse"
"questo è un altro aspetto, è giusto saltare le lezioni?"
"No, questo non è giusto?"
"la meriti una sculacciata per questo?" e mi fece un altro occhiolino.
"se è come quella di prima allora la merito." anche io gli feci un occhiolino
"mettiti in posizione"
andai al tavolo dove ero in precedenza e mi misi nella posizione di prima.
Lui mi venne vicino.
"non è come quella di prima; te ne do 2 o 3, però più forti, ma è poco più di un gioco erotico"
"si era capito"
"almeno queste le capisce subito anche una puttanella. Siamo pronti?"
"sì"
mi piazzò un colpo più che discreto, e chiaramente diverso da quello di prima, in modo repentino.
"va bene?"
"sì"
"altre due"
"va bene"
arrivarono in sequenza con intensità crescente. Poi mi si mise proprio dietro e con una mano mi avvolse arrivando a tastarmi il cazzo.
"Se te ne do altre due sborri nei pantaloni eh?"
"penso di sì"
"Sborrare con le sculacciate è proprio... sai da cosa?"
"lo so"
"dillo"
"da puttanella"
"ottimo, adesso andiamo".
E iniziammo a scendere dal suo nido
(continua... se dai commenti sembrerà che il racconto ha intrigato; altrimenti la storia potrebbe anche ritenersi conclusa).
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